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martedì, Dicembre 23, 2025

Clamore per i licenziamenti alla Rockstar: i dipendenti licenziati avrebbero avuto le mani sporche

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Il licenziamento di diversi dipendenti ha recentemente portato alla Rockstar Games l’accusa di voler impedire la fondazione di un sindacato. L’azienda sostiene ora nuovamente che si trattasse di qualcos’altro.

Nel bel mezzo dello sviluppo di GTA 6, Rockstar Games licenzia tra i 30 e i 40 dipendenti. La notizia ha suscitato scalpore alcuni giorni fa, soprattutto per il presunto motivo dei licenziamenti: secondo un rappresentante sindacale britannico, infatti, il motivo dei licenziamenti sarebbe stato il tentativo di fondare un sindacato.

La società madre Take Two ha già smentito queste accuse, ma ora sia il sindacato che un rappresentante di Rockstar Games rincarano la dose.

Grave comportamento scorretto

Già in precedenza l’azienda aveva affermato che i dipendenti erano stati licenziati per grave comportamento scorretto.& nbsp;Rockstar ha ora confermato a Bloomberg :

La scorsa settimana abbiamo preso provvedimenti contro un piccolo numero di individui che hanno condiviso e discusso informazioni riservate in un forum pubblico. Ciò costituisce una violazione delle nostre politiche aziendali. Non ha nulla a che vedere con il diritto delle persone di formare un sindacato o di partecipare ad attività sindacali.

Sono quindi i dipendenti stessi i responsabili del loro licenziamento? L’Independent Workers’ Union of Great Britain la vede diversamente.

Secondo il sindacato, tutti i dipendenti licenziati facevano parte di una chat sindacale privata su Discord. Gli unici partecipanti che non appartenevano a Rockstar erano membri del sindacato. L’accusa di Rockstar non viene quindi completamente negata, ma allo stesso tempo il sindacato sottolinea la propria posizione:

[Rockstar] teme che i dipendenti che lavorano sodo discutano in privato del loro diritto a un posto di lavoro più equo e a una voce collettiva all’interno dell’azienda. La direzione dimostra di non preoccuparsi dei ritardi di GTA 6 e di preferire smantellare i sindacati prendendosela con le persone che sviluppano il gioco.

Alla fine, potrebbe essere un tribunale a decidere chi ha ragione in questo caso. Attualmente, nella controversia sui licenziamenti, si tratta di una parola contro l’altra. Da un lato, non sarebbe il primo caso in cui una grande azienda sabota la formazione di un sindacato. Dall’altro lato, dopo la grande fuga di notizie sul gameplay del 2022, Rockstar Games è diventata estremamente cauta quando si tratta di divulgare informazioni riservate.

Considerando i diffusi malcontenti nel settore dei videogiochi, che negli ultimi anni hanno fatto ripetutamente scalpore, non c’è da stupirsi che sempre più sviluppatori si stiano impegnando per fondare dei sindacati. Solo nel marzo 2025 è stato fondato uno dei più grandi sindacati del settore, per saperne di più leggete l’articolo sopra.

Michael
Michael
Età: 24 anni Origine: Germania Interessi: gioco, calcio, tennis da tavolo Professione: Editore online, studente

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