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giovedì, Agosto 28, 2025

Keeper è la prova definitiva della gamescom che esistono ancora idee completamente nuove (e meravigliosamente folli) per nuovi giochi

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Con i nuovi giochi di Double Fine non si sa mai cosa aspettarsi. Ma anche per i loro standard, un faro in viaggio è davvero incredibile!

Shigeru Miyamoto lo sa bene: le idee migliori vengono mentre si cammina. Nel caso di Lee Petty, capo sviluppatore di Keeper, è stata una passeggiata lungo la costa durante la pandemia di coronavirus. Ha camminato attraverso boschi e campi fino a quando non è arrivato a un vecchio faro, pieno di gabbiani che se ne stavano tranquillamente appollaiati.

Questa vista, insieme al suo amore per l’arte di studi cinematografici come Ghibli o surrealisti come Salvador Dalí, ha acceso diverse lampadine nella sua testa. Con queste idee è andato dal capo della Double Fine, Tim Schafer, noto per essere sempre pronto a tutto.

E poiché Lee era stato in precedenza art director di giochi come Brütal Legend, Tim gli ha dato carta bianca nella realizzazione della sua visione, che aveva a che fare con fari e uccelli.

Faro da sinistra

Il risultato si chiama Keeper, in uscita il 17 ottobre 2025 in esclusiva per PC (Steam) e Xbox Series (e, essendo finanziato e distribuito da Microsoft, anche direttamente nel Game Pass), ed è… sì… cos’è?

Un’avventura. Ma non con un eroe muscoloso e armato, bensì con un faro a cui sono sorprendentemente cresciute le gambe.

Il quale fa l’unica cosa logica in questa situazione: si mette in cammino. Tuttavia, non da solo, ma in compagnia di un uccello gigante, il cui aspetto e la cui irrequietezza ricordano un po’ Kevin del classico film della Pixar del 2009, Up. Questa coppia disparata parte quindi per… ehm… fare delle cose. E per esplorare la zona.

Per più nuvolette adesive!

Questa premessa già di per sé molto bizzarra viene poi sviluppata con impressionante coerenza nel design del gioco e del mondo. Perché un faro così comune non può fare molto di per sé, solo, e non riesco a credere di stare scrivendo questo, correre e illuminare.
E, dopo aver raccolto abbastanza nuvolette adesive, anche saltare e librarsi brevemente nell’aria.

La levetta sinistra (o la tastiera) controlla la torre, mentre la levetta destra (o il mouse) controlla il raggio di luce. O meglio, i raggi di luce, perché la torre può brillare in diversi modi: la lampada normale emette un raggio debole che illumina le piante cavernicole, fa crescere le piante o ispira piccole creature inspiegabili a saltare contemporaneamente in aria sulla superficie di un lago ghiacciato, rompendo così il ghiaccio.

In alternativa, la torre può anche focalizzare il suo raggio, assegnando un’azione all’uccello. Questo vola via e gira ingranaggi per aprire cancelli, aziona leve o raccoglie determinati oggetti, che poi penzolano tranquillamente dalla torre.

Oh, ciao uovo che viaggia nel tempo!

Di tanto in tanto dovrete anche rinunciare all’aiuto dell’uccello. Una scena di gioco mostrava ad esempio un puzzle che doveva essere risolto con l’aiuto di un breve viaggio nel passato . In questo caso, ovviamente, sulla cima della torre non è appollaiato l’uccello, ma un uovo gigante.

Quando si annoia, l’uccello a volte si allontana e si distrae con qualcosa che trova nei dintorni. Ciò ricorda un po’ il classico gioco punta e clicca del 1993 Sam & Max Hit The Road, in cui il coniglio assassino Max ogni tanto se ne va perché qualcosa nei dintorni attira la sua attenzione.

Aspetta, cosa?

Anche in Keeper ci sono molte cose interessanti da vedere. Infatti, il design grafico è davvero stravagante, anche per un’azienda che ha nel suo portfolio giochi sensorialmente esagerati come Psychonauts 1&2: la progettazione dei vasti paesaggi è tanto accurata quanto bizzarra.

Tra le altre cose, camminerete attraverso una città che sembra costruita con la plastilina e popolata da bizzarre piccole creature meccaniche.

Oppure canyon colorati che sembrano riempiti di zucchero filato rosa e sciami di farfalle svolazzanti. Passerete accanto a gigantesche tartarughe volanti con dieci occhi e zampe di granchio. Il tutto in un continuo alternarsi di giorno e notte.

Conclusione della redazione

Bisogna davvero essere grati ad aziende come Double Fine. Con loro non ci si annoia mai! Non so davvero quanto possa essere divertente a lungo termine un concept di gioco così folle come Keeper, ma sono molto felice di vivere in un mondo in cui posso scoprirlo.

Non si tratta di un titolo frenetico, non è un insieme di quick time event, non ci sono livelli stealth. È invece un’avventura profondamente rilassante, che non vuole altro che proporvi alcuni enigmi non troppo impegnativi e farvi immergere nel suo paesaggio dal design completamente inspiegabile.

Il faro e l’uccello sono la coppia di eroi che nessuno si sarebbe aspettato, ma di cui abbiamo bisogno proprio ora. Tra i due non viene scambiata una sola parola durante tutto il gioco. Eppure, durante la presentazione, Tim Schafer ha promesso una trama ricca di emozioni, raccontata dall’ambiente e dal sound design. Che bella, piccola follia!

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