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sabato, Luglio 26, 2025

Con modelli come Disco Elysium e Pillars of Eternity, The Necromancer’s Tale si prefigge obiettivi ambiziosi, ma su Steam sta riscuotendo un buon successo.

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Da alcuni giorni su Steam è possibile diventare un negromante. The Necromancer’s Tale affascina i suoi giocatori, che purtroppo sono ancora troppo pochi.

In realtà, luglio di quest’anno non è così vuoto come il temuto periodo estivo potrebbe far supporre. Con autentici highlight come Eriksholm, Donkey Kong Bananza o, più recentemente, Wuchang: Fallen Feathers, ci sono alcuni nuovi giochi con cui potete comunque trascorrere le calde settimane estive davanti allo schermo.

Ma, come spesso accade, tra questi spuntano anche numerosi titoli minori, che passano facilmente inosservati. Un gioco non merita questo destino a luglio, ma al momento è poco giocato: The Necromancer’s Tale. Ha solo 130 recensioni su Steam, ma il 92% sono positive.

Questo gioco di ruolo ricorda molto uno dei migliori esempi del genere di tutti i tempi, essendo stato chiaramente ispirato da Disco Elysium. Secondo gli sviluppatori, anche Pillars of Eternity è stato un modello di riferimento. Il gioco rende sicuramente giustizia a questi predecessori, almeno per quanto riguarda la passione che ci mettono.

Il negromante italiano

In The Necromancer’s Tale incontrerete un piccolo saltatore temporale che vi catapulterà circa 300 anni nel passato, in Italia. Nel 1733, la storia del vostro personaggio inizia in un regno immaginario vicino a Venezia, ma già prima potete praticamente esplorare tutta la sua vita. Per farlo, sfogliate un libro, ascoltate la storia e dovete prendere delle decisioni.
Uomo o donna? Accademico o militare? Analitico, forte, persuasivo o intelligente? Dipende dalla vostra vita fino all’inizio della storia. Oppure potete ignorare il suggerimento e distribuire voi stessi i punti abilità.

Non sorprende che, nel corso della storia profonda, narrativamente matura e avvincente, il vostro personaggio si trasformi inevitabilmente in un negromante di prim’ordine.

Mentre indagate sulla curiosa morte di vostro padre, vi imbattete in un libro oscuro. Da questo libro riuscite a carpire poco a poco altri segreti e imparate a evocare scheletri, zombie o fantasmi.

Raccontami della morte

The Necromancer’s Tale è innanzitutto una storia affascinante. Ciò significa che dovrete lasciarvi coinvolgere dalla narrazione. Nella grande città di Marns e nei suoi dintorni ci sono molte cose da fare e da scoprire, ad esempio dovrete trovare regolarmente determinati oggetti, combinarli e risolvere così dei compiti, ma molto più spesso dovrete intrattenere conversazioni che solo in alcuni punti sono doppiate in inglese.

In tutta la città si aggirano circa 180 NPC, tutti impegnati nelle loro attività quotidiane e con cui potrete interagire. Per alcuni compiti è necessario sapere quando e dove si trova esattamente un determinato personaggio.

Soprattutto, dovrete riflettere attentamente su chi fidarvi e cosa dire. Gli abitanti di questo mondo sono consapevoli dell’esistenza della negromanzia e, comprensibilmente, la vedono con grande scetticismo. Se si sparge la voce su ciò che fate con questo potere, l’atmosfera in città cambierà e questo influirà sui luoghi in cui sarete ben accolti e sulle persone che vorranno parlare con voi.

Necromancer’s Tale combina una trama di partenza davvero affascinante con sfide giocose e interessanti. Il risultato è un’atmosfera che ti fa capire cosa significa perseguire i propri piani in segreto come negromante da cantina. Che siano buoni o cattivi.

Perché così poche persone ci giocano?

The Necromancer’s Tale brilla come storia, ma basta dare un’occhiata a uno screenshot per capire dove sono i punti deboli. Dal punto di vista grafico, questo piccolo progetto è completamente obsoleto, e nemmeno il filtro pittorico attivato di default riesce a cambiarlo. Sembra semplicemente di essere tornati indietro di 20 anni, soprattutto gli interni appaiono spesso poco dettagliati.

Questo è qualcosa con cui dovrete fare i conti. Come spesso accade, la grafica viene facilmente dimenticata se il gioco è divertente, ma bisogna prima superare questo ostacolo. Un altro punto debole sono i combattimenti a turni tatticamente superficiali, in cui in seguito comanderete un piccolo esercito di non morti. Si adatta alla fantasia del negromante, ma è piuttosto noioso. Non a caso è possibile disattivare completamente questi combattimenti e concentrarsi maggiormente sulla storia.

Nonostante questi punti deboli, The Necromancer’s Tale è un gioco consigliato. Una storia fantasy cupa che rivela abissi spirituali e trasmette davvero bene come ci si sentirebbe a decifrare un antico libro sulla negromanzia.

Thomas
Thomas
Età: 31 anni Origine: Svezia Interessi: gioco, calcio, sci Professione: Editore online, animatore

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