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lunedì, Settembre 1, 2025

Bleifuss ora si chiama Screamer e si gioca come il frenetico figlio di Need for Speed: Underground, Burnout 3 … e Tekken

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Il nuovo Screamer non ha più molto a che vedere con i vecchi giochi con lo stesso nome. Ma non è un problema. Perché le frenetiche corse arcade vanno sempre bene!

«Avevamo bisogno di qualcosa che ci permettesse di spezzare le catene della realtà!», ha dichiarato Federico Cardini, Game Director, all’inizio della presentazione di Screamer alla gamescom. Sembra una di quelle frasi preparate che si sentono centinaia di volte alle fiere dei videogiochi, solitamente accompagnate da espressioni vuote come “emozionante”, ‘sbalorditivo’ o “quando sarà finito”.

Ma in questo caso l’uomo non ha torto. Secondo quanto dichiarato dai suoi sviluppatori, infatti, il nuovo Screamer non è un remake né un remaster, bensì una «rivisitazione». E la parte che sfida la realtà si trova nel frizzante mondo degli anime.

Anime? Davvero?

Le radici anime sono presenti in tutto il gioco: a partire dal design dei sei piloti, con acconciature stravaganti e colori vivaci. E finisce con i loro rispettivi veicoli, che, sebbene siano stati ispirati da vere auto sportive e supercar (come già nel Bleifuss originale, come era chiamata la serie Screamer in Germania), non portano nomi reali. In compenso, però, sono stati modificati fino a superare ogni limite di coolness.

Ogni auto riflette la personalità del suo proprietario: Akane, una delle tre piloti della scuderia “Strike Force Romanda”, è ad esempio la più adatta ai principianti (e proprio per questo è stata consigliata dagli sviluppatori per fare pratica). Con la sua auto, stabile come un asse da stiro sulla strada, offre però solo prestazioni nella media sotto tutti i punti di vista.

Róisín, la sua rivale dei “Green Reapers”, è molto più instabile in confronto, ma può anche attivare più volte di seguito brevi spinte turbo.

Il nuovo mondo delle derapate Le differenze diventano evidenti quando entrano in gioco i leader di una squadra. Questi guidano infatti auto particolarmente potenti, paragonabili alla “Bullet” del gioco originale: incredibilmente veloci e incredibilmente sensibili, ma una volta che si ha il controllo dei mostri spoiler di Hiroshi o Ritsuko, lo Screamer, già di per sé veloce, diventa un folle bolide che farebbe invidia a Flash.

Una particolarità del gioco è il suo insolito sistema di controllo: con la levetta sinistra si controlla l’auto, ovviamente. Ma a differenza di Ridge Racer o dell’originale Bleifuss, qui le derapate non vengono avviate premendo un pulsante o toccando il freno.

Al suo posto, è la levetta destra del gamepad (o il mouse) a controllare la derapata. In questo modo non solo avete il pieno controllo dell’intensità della derapata, ma potete anche combinarla con funzioni come la frenata o il turbo boost. «Non è un espediente. L’abbiamo progettato appositamente in questo modo, affinché abbiate sempre il pieno controllo», afferma Federico Cardini.

Più energia per tutti!

Un’altra particolarità di Screamer è il suo sistema energetico. Alla gamescom era tutto un po’ travolgente: Echo? Sync? Entropy? Active Shift Bahnhof? Alla fiera era tutto direttamente sbloccato per essere provato, ma nel gioco vero e proprio queste funzioni non sono disponibili fin dall’inizio.

Con “Sync” accumulate energia, ad esempio tramite drift riusciti, che potete poi utilizzare per attivare i boost. Questi turbo riempiono a loro volta la memoria “Entropy”, necessaria per combattere gli avversari. Infatti, con un indicatore Entropy pieno potrete attivare lo “Strike”, che non solo vi darà una breve accelerazione, ma trasformerà anche ogni avversario in una palla di fuoco al contatto – gli esperti dei giochi Burnout sanno bene di cosa si tratta.

Proprio come i professionisti di Gears of War quando sentono la parola “Active Shift”. Infatti, proprio come Marcus Fenix ottiene una spinta grazie all’“Active Reload”, anche il cambio di marcia perfettamente sincronizzato in Screamer porta a un’accelerazione momentanea e a un’energia di sincronizzazione aggiuntiva.

Tekken su ruote

I vari piloti non solo hanno auto molto diverse tra loro, ma anche personalità nettamente diverse. Ciò si riflette sia nel loro stile di guida che nella trama che fa da cornice alle gare. Secondo gli sviluppatori, questa dovrebbe offrire molto di più del solito “Ehi, sei nuovo qui. Lascia che ti regali subito un paio di auto!” della concorrenza.

Ciò è dovuto anche al fatto che Milestone ha tratto ispirazione non solo da altri giochi di corse, ma anche da molti giochi di combattimento.

Con tutti questi continui andirivieni, le barre di energia e le numerose battaglie su strada, a volte si potrebbe davvero pensare di avere davanti a sé un Tekken su ruote. In fin dei conti, non si scelgono le auto, ma i combattenti, pardon, i piloti.

Conclusione della redazione

Quando alla fine del 2024 è stato annunciato il nuovo Screamer, il mio equilibrio emotivo è passato, nel giro di un trailer, da «WHAAAAAAAT? HERDAMIT!» a «Anime? Che cavolo significa?». Le mie aspettative per il reboot erano più o meno allo stesso livello di quelle per un nuovo capitolo di Fast & Furious. Ma poi l’ho provato di persona alla gamescom.

Non mi sono ancora ripreso del tutto, avrei preferito un po’ meno spoiler da sette metri e scenari notturni scintillanti. Ma si gioca dannatamente bene! Il concetto di derapata con la levetta destra richiede un po’ di tempo per abituarsi, ho trascorso i miei primi dieci minuti di guida principalmente cercando di uscire da ogni curva disponibile.

Ma il sistema si impara molto velocemente e all’improvviso sto derapando, scivolando e slittando con delicatezza nelle curve più difficili, accelerando a velocità assurde, mentre i miei avversari si trasformano in palle di fuoco che scompaiono rapidamente nel mio specchietto retrovisore.

Questo non è Bleifuss. Questo è Screamer, il risultato di una notte selvaggia tra Need for Speed: Underground e Burnout 3: Takedown, che hanno guardato alcuni episodi di Initial D come preliminari e poi hanno giocato a Tekken. Ottimo mix!

Emma
Emma
Età: 26 anni Origine: Francia Interessi: Gioco, Tennis Professione: Editore online

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