A 30 anni dall’uscita della Playstation 1, un appassionato ha creato qualcosa che potrebbe garantire la sopravvivenza della console

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Un ingegnere ha sviluppato la prima scheda madre su misura per la PlayStation 1 che non proviene da Sony e che potrebbe salvare le console difettose.

Il 3 dicembre 1994 vide la luce la prima console PlayStation. Da allora, il mondo dei videogiochi ha subito grandi cambiamenti, ma la PSOne continua a godere di grande popolarità tra gli appassionati di retro gaming.

Tuttavia, la console Sony, proprio come l’autore di queste righe, più vecchio di quattro giorni, mostra i primi segni di senilità: qui gli occhi (di nuovo) si indeboliscono, là l’unità laser. Da una parte si deforma la parte posteriore, dall’altra i condensatori e i regolatori di tensione perdono la loro funzionalità.

Il problema: mentre l’autore deve semplicemente andare dal medico, per la PlayStation 1 non esistono più pezzi di ricambio Sony, almeno fino ad ora.

Il progetto nsOne: un combattente solitario contro il tempo

Un ingegnoso ingegnere ha esaminato più da vicino l’interno della console e ha presentato il primo prototipo funzionante di una scheda madre PS1 sviluppata al di fuori di Sony. Il progetto porta il nome appropriato di “nsOne” (abbreviazione di “Not Sony’s One”).

A differenza dei moderni emulatori o delle repliche basate su FPGA, nsOne è una scheda vera e propria, completamente compatibile con i chip originali della PlayStation 1.

Lo sviluppo della scheda madre nsOne è iniziato nel marzo 2024, quando l’ingegnere elettronico italiano Lorentio Brodesco, durante la riparazione di una PlayStation 1, si è reso conto che la documentazione originale era incompleta o addirittura indisponibile. Questa scoperta ha portato a un’impresa ambiziosa: la ricostruzione completa degli schemi elettrici di una delle console di gioco di maggior successo.

  • Brodesco ha utilizzato un metodo non convenzionale per il suo progetto. Ha levigato una scheda madre originale per esporne gli strati interni e ha poi confrontato i circuiti esposti con i dati dei componenti riportati nei manuali di assistenza.
  • Grazie a tecniche di scansione ottica e reverse engineering manuale, ha ricostruito ogni singolo circuito della PlayStation 1 con un moderno software di progettazione PCB.

Il nsOne come ancora di salvezza per le console difettose

La scheda si basa sulla serie PU-23 dei modelli SCPH-900X, ma reintroduce la porta parallela che era stata rimossa nelle revisioni successive. Brodesco ha così creato un «ibrido che non è mai esistito ufficialmente».

La nuova scheda è un PCB a quattro strati che migliora il design originale a due strati della console originale, pur mantenendo le stesse dimensioni. Accetta tutti i chip originali della PlayStation 1, inclusi CPU, GPU, SPU, RAM, oscillatori e regolatori di tensione.

Per la prima volta in assoluto, è arrivata una scheda madre PS1 non prodotta da Sony
diu/LorentioB inpsx

La campagna Kickstarter per il progetto nsOne ha già avuto successo. A giugno 2025, Brodesco aveva già raccolto quasi 5.800 euro da 65 sostenitori, superando di gran lunga il suo obiettivo iniziale di 5.000 euro.

La campagna offriva diversi livelli di finanziamento: una scheda vuota a quattro strati costa 35 euro, mentre una scheda completamente assemblata con tutti i chip necessari è disponibile a 80 euro. La consegna è prevista per gennaio 2026.

Anche per il futuro è tutto pronto: Brodesco intende condividere una documentazione completa, i file di progettazione e i piani di produzione, per poi realizzare, sulla base di questi, una PlayStation 1 portatile.