Dopo anni di critiche, Call of Duty finalmente cede: Black Ops 7 dovrebbe partire con meno SBMM, ma la community sospetta che si tratti di una mossa calcolata.
Per anni è sembrato che gli sviluppatori di Call of Duty ignorassero le richieste più pressanti della loro community. Ma ora, poco prima del lancio di Black Ops 7, Treyarch e Activision annunciano una svolta che molti ritenevano ormai impossibile.
Vengono affrontati ben tre dei principali punti critici degli ultimi anni: il matchmaking rigoroso viene allentato, le lobby non si dissolvono più e persino il controverso sistema di assistenza alla mira viene messo alla prova.
Blacks Ops 7 riceve tre grandi cambiamenti
La notizia più importante per innumerevoli giocatori è probabilmente l’abbandono del rigoroso matchmaking basato sulle abilità (SBMM): nei precedenti capitoli della serie, questo sistema faceva sì che i giocatori dovessero competere costantemente contro avversari con lo stesso identico livello di abilità, rendendo ogni round una prova estenuante.
Per Black Ops 7, Treyarch promette ora dei miglioramenti: al momento del lancio, lo “Open Matchmaking with minimal skill consideration” sarà lo standard nel multiplayer. Il vostro livello di abilità avrà quindi solo un ruolo secondario nella ricerca degli avversari. Come anteprima, gli sviluppatori citano la playlist “Open Moshpit” della beta: chi l’ha già provata sa cosa aspettarsi al lancio.
We fucking won, I can’t believe it. #BlackOps7 pic.twitter.com/3IAMXft1te
— ModernWarzone (@ModernWarzone) 9 ottobre 2025
Un altro cambiamento richiesto dalla community da anni è il ritorno delle lobby persistenti: lo scioglimento costante della lobby dopo ogni partita impediva la nascita di rivalità e rendeva impossibile giocare più round con o contro gli stessi giocatori in modo semplice. Anche questo è ormai un ricordo. Treyarch conferma che le lobby in Black Ops 7 rimarranno attive fino a quando non deciderete attivamente di cambiare.
Il terzo grande tema affrontato dagli sviluppatori è l’aiuto alla mira per i controller: il dibattito, a volte acceso, sulla potenza dell’“Aim Assist” e sull’equilibrio tra controller e mouse & tastiera è un tema sempre attuale.
Nel comunicato ufficiale si afferma che le discussioni sono state seguite con attenzione.
È una priorità garantire un “equilibrio equo e competitivo tra tutti i dispositivi di input” al momento del lancio. Si sta lavorando alle modifiche e presto saranno resi noti ulteriori dettagli al riguardo.
Il dibattito sull’SBMM divide i giocatori
Ma per quanto l’allentamento dell’SBMM possa sembrare positivo per molti, altrettanto grande è la preoccupazione di altri: l’annuncio ha riacceso il vecchio dibattito.
- Da un lato ci sono i giocatori più esperti, per i quali il sistema rigido rendeva ogni partita una lotta accanita e impediva di giocare in modo rilassato. Per loro il cambiamento è una liberazione.
- Dall’altro lato ci sono i giocatori occasionali e i principianti. Temono di essere ora in balia dei veterani esperti e di essere “schiacciati” in partite ingiuste. Il timore del cosiddetto “pub stomping”, in cui i giocatori più forti dominano le lobby, potrebbe scoraggiare un ampio gruppo di giocatori.
Perché proprio ora? La community sospetta un calcolo strategico
Molti si chiedono perché questo cambiamento di rotta avvenga proprio ora, e l’opinione prevalente sui social media sembra chiara: la forte concorrenza di Battlefield 6.
- L’utente »CoffeeeBlack« scrive: » Sicuramente spinti dall’evidente discrepanza nel numero di giocatori nella beta di BF rispetto alla beta di COD. […] Questo è il loro ultimo disperato tentativo di riconquistare quote di mercato.
- A titolo integrativo: BF6 è riuscito a raggiungere con la sua Open Beta su Steam in questo numero sono inclusi anche i giocatori di Black Ops 6 e Warzone.
- La situazione è simile per l’utente »ƧΛЯΛ», che osserva semplicemente: «Vi siete appena fatti la pipì addosso perché BF6 è molto più bello di CoD.»
- La preoccupazione che alla fine non cambi nulla di fondamentale è espressa da »Snake Pliskin«: » L’entusiasmo durerà circa 3-5 giorni dopo l’uscita, poi la gente si renderà conto che è sempre lo stesso gioco.”
In definitiva, le modifiche promesse al matchmaking e alle lobby sono esattamente ciò che molti veterani desiderano da anni. Tuttavia, per molti giocatori, il multiplayer di Call of Duty è rimasto sostanzialmente lo stesso gioco con una nuova confezione.
La domanda cruciale sarà quindi piuttosto se la modifica di alcune caratteristiche sarà sufficiente a mascherare la stanchezza nei confronti del noto principio di gioco. Resta quindi più che discutibile se questa correzione di rotta possa davvero riportare indietro i fan che se ne sono andati.