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A volte sono i giochi più piccoli a catturarci. Il miglior esempio: Kathy Rain, che ha appena avuto un seguito.
A volte i videogiochi lunghi mi mettono a dura prova. Ho appena finito il fantastico The First Berserker: Khazan, poi in vacanza ho giocato a Clair Obscure, ora volevo provare il gioco segreto Tainted Grail: The Fall of Avalon… e dopo un’ora ho perso tutto l’entusiasmo.
Come posso immergermi in ancora un gioco di ruolo complesso con milioni di appunti, abilità e missioni? Già mi serve il 60% delle mie capacità cerebrali per portare a termine il compito quotidiano su Duolingo.
Quindi: avevo bisogno di un equilibrio! A volte ho bisogno di piccoli giochi, snack narrativi, giochi singleplayer accessibili e divertenti, che idealmente si finiscono in due o tre serate.
Così ho lanciato Kathy Rain, un gioco narrativo che giaceva da anni nella mia libreria Steam.
Kathy rain, Nintendo Switch, GeForce Now, Microsoft Windows, macOS, iOS, Android
Risolvere un caso misterioso in una piccola città nei panni di una giovane studentessa di giornalismo? Con un look retrò cult che ricorda le avventure della Lucasarts dei bei vecchi tempi? E poi con la colonna sonora completa nella Director’s Cut? Sembra proprio quello che sto cercando.
Ma Kathy Rain ha addirittura superato le mie aspettative.
Cosa c’è di bello in Kathy Rain?
Per analizzarlo un po’: Kathy Rain è uscito originariamente nel 2016 come piccolo progetto indie, ma è stato ripubblicato alla fine del 2021 come Director’s Cut. Le modifiche includono scene aggiuntive, ma anche una trama più coerente con un finale più sensato.
Ho giocato a entrambe le versioni, potete tranquillamente ignorare l’originale a favore della Director’s Cut, che in ogni Steam Sale (anche in questo momento) costa solo 3,70 euro
Kathy Rain inizia in modo molto classico e poco spettacolare. La ventenne Kathy studia giornalismo, ma torna nella sua città natale, Cornwell Springs, per il funerale del nonno. Ben presto si rende conto che dietro la morte del nonno c’è molto più di quanto pensasse inizialmente. A prima vista, quindi, un tipico giallo retrò, sottolineato dal fatto che la storia è ambientata negli anni ’90.
Ma gli autori si sono ispirati a Twin Peaks per lo sviluppo della trama, e questo si nota! La storia scivola rapidamente nel mistero, tutto nella città sembra ruotare attorno a tre sfere luminose, Kathy intravede un uomo calvo con occhi penetranti in un abito di seta rossa e tutto si evolve in modo completamente diverso da come avevo inizialmente immaginato.
Gli enigmi veri e propri sono piuttosto semplici, possono essere risolti per lo più con il ragionamento logico e, grazie all’eccellente colonna sonora, l’avventura non risulta mai arida o noiosa. Anche il giro dei luoghi chiave rimane divertente, perché la doppiatrice (inglese) di Kathy mette meravigliosamente in risalto il suo atteggiamento punk.
Naturalmente non voglio spoilerare nulla, quindi concluderò in modo piuttosto vago: dopo averlo completato, Kathy Rain mi ha tenuto occupato più a lungo di quanto mi sarei aspettato da un gioco della durata di quattro o cinque ore. La storia non scava così in profondità come alcuni melodrammi psicologici, ma sono rimasto sveglio a lungo dopo averlo finito, cercando di capire cosa potesse significare esattamente.
Se avete voglia di un passatempo divertente tra un gioco di ruolo e l’altro, questo è quello che fa per voi. Tanto più che, dopo quattro anni di pausa, è appena uscito il secondo capitolo, che su Steam ha ottenuto recensioni incredibilmente positive, con una valutazione del 96%. Piccoli progetti come questo meritano sicuramente più attenzione.
