Voci, speranze, primi segnali: l’attesa per TES VI si fa sempre più trepidante
Dal 2018 era calato il silenzio su The Elder Scrolls VI. Nessun trailer, nessuna scena di gioco, nemmeno uno screenshot – solo il logo essenziale su una mappa digitale. Ma ora la community è di nuovo in fermento: secondo Xbox Insider Jez Corden, il progetto è ormai in una “fase giocabile”. Un chiaro progresso, anche se senza conferma ufficiale da parte di Bethesda.
Per molti fan è musica per le orecchie. Sono passati ormai 14 anni da Skyrim e in questo periodo Tamriel è diventata quasi una leggenda della pazienza. Nei forum e su piattaforme come Reddit o X nascono ogni giorno nuove teorie: Hammerfell potrebbe essere la nuova regione di gioco? Il sistema di combattimento sarà rivisto? Quale motore grafico darà vita all’epopea fantasy questa volta?
Ma Corden frena un po’ l’euforia. Secondo lui, non ci si può aspettare un’uscita prima del 2027 e, realisticamente, potrebbe anche essere il 2028. Rimane quindi ancora molta strada da fare, nonostante i presunti progressi.
@JezCorden has stated he's heard that The Elder Scrolls 6 is in quite a playable state. I still think 2026 is when we finally see the game, even if it's just a small teaser. #elderscrolls #bethesdasoftworks pic.twitter.com/P5V3vz3Bo1
— Alex Walason (@AlexWalason) July 15, 2025
Nel campo dello sviluppo dei videogiochi, “giocabile” spesso significa solo questo: il gioco può essere avviato, le meccaniche di base sono state implementate e la struttura fondamentale è pronta. Di solito ci vogliono ancora anni prima di arrivare a un’esperienza completa, soprattutto per un progetto di queste dimensioni.
Obiettivo: Bethesda rimane in silenzio, ma Elder Scrolls VI è comunque “giocabile” con Solar Boom
Tuttavia, quanto riportato da Corden fa drizzare le orecchie. Sarebbe il primo segno tangibile che TES VI non esiste solo sulla carta . Anche se Bethesda continua a non confermare alcun dettaglio, si può presumere che almeno internamente siano stati fatti grandi progressi. Spesso questa fase è seguita dai primi test interni e dalle fasi di bilanciamento, segno che la fase calda si sta avvicinando.
Per i fan questa rimane una doppia sfida: da un lato ogni informazione alimenta nuove speranze, dall’altro il progetto richiede ancora pazienza. Ma proprio nel caso di un gioco così ambizioso, un processo di sviluppo tranquillo e accurato è quasi d’obbligo: dopotutto, Skyrim non è diventato un classico in un anno.
Conclusione: Elder Scrolls VI rimane nell’ombra, ma i primi raggi stanno iniziando a filtrare. Chi spera in Tamriel dovrebbe rimanere vigile e avere ancora un po’ di pazienza.