Quanto può essere divertente un gioco horror? Posso darvi la risposta. Se gli sviluppatori abbiano voluto questa reazione è un altro discorso.
Un clown enorme e grasso mi sta alle calcagna per mangiarmi. Un bambino esageratamente violento gattona nell’ombra per farmi fuori. Bambole assassine urlanti barcollano verso di me con le braccia tese.
In realtà dovrei provare una paura immensa. Invece, le lacrime di gioia mi riempiono gli occhi. È un brutto segno per l’avventura horror Little Nightmares 3? Dipende tutto da cosa vi aspettate dal gioco.
Due bambini alla fiera
La premessa di Little Nightmares 3: i due bambini Low e Alone devono sopravvivere in un mondo oscuro chiamato The Nowhere. Ciò è possibile solo collaborando, risolvendo enigmi e agendo con intelligenza per sfuggire ai numerosi nemici.
Ed è proprio qui che entro in gioco io. Più precisamente: io e la mia collega Antonia Dreßler di IGN Germania. Come squadra, siamo stati lasciati soli per due ore con il gioco cooperativo. Ne sono seguiti fallimenti, sfortuna e contrattempi, che nella maggior parte dei casi hanno portato Low e Alone a morire piuttosto rapidamente, mentre noi non riuscivamo a smettere di ridere davanti allo schermo.
Volete qualche esempio?
- Mentre io sparo con il mio arco alle bambole assassine, Antonia deve attirare la loro attenzione su di sé, così che io possa mirare in tutta tranquillità. Un fiasco, ve lo dico io. Un fiasco.
- Noi due geni part-time ci divertiamo a saltare in voragini mortali perché… perché no?! Potrebbe esserci un passaggio segreto!
- In fuga dal bambino assassino, dobbiamo nasconderci in un cartone rovesciato. Non vi dico quante volte ci siamo passati davanti.
- Il tentativo di sgattaiolare davanti a un clown assassino affamato è finito più e più volte nella pancia di quel clown. Non parliamone!
Una cosa è certa: Little Nightmares 3 sarà un divertimento assicurato per le tranquille sessioni cooperative con un amico o un’amica!
Ecco alcune anticipazioni su ciò che vi aspetta nel gioco:
Provare, morire, provare, morire, provare, …
Ma qual era il nostro problema? Little Nightmares 3 non conosce pietà. Se non risolvete un enigma abbastanza velocemente o non capite la situazione che si è creata davanti a voi in una frazione di secondo e non reagite correttamente, sarete pasto per i mostri.
Il grande punto debole della versione che ho giocato: spesso gli oggetti importanti e utilizzabili si perdevano nell’ambiente molto dettagliato. Non solo non si distinguevano visivamente dal resto della scena, ma non c’era nemmeno un leggero luccichio che indicasse che dovevamo guardare più da vicino quell’oggetto.
Questo fa felici gli appassionati di enigmi, ma a volte può anche dare fastidio. Quando Antonia e io abbiamo dovuto affrontare per la ventesima volta uno scontro prestabilito con un clown vorace perché avevamo trascurato un piccolo dettaglio, abbiamo smesso di ridere e ci siamo innervosite.
I comandi non ci hanno reso la vita più facile. Non solo l’assegnazione dei tasti è molto poco intuitiva e quindi all’inizio garantisce una morte prematura, ma anche alcuni comandi venivano riconosciuti male, per usare un eufemismo, e in un attimo venivamo mangiati / cadevamo in un precipizio / venivamo schiacciati / andavamo in fiamme.
Brividi in solitaria o divertimento con gli amici?
Il punto cruciale: Little Nightmares 3 diventa abbastanza spaventoso solo se si gioca da soli.
Negli ultimi venti minuti ho riprovato da solo i passaggi precedentemente superati in squadra: l’IA prende il controllo del secondo personaggio e se la cava piuttosto bene. Poiché l’IA conosce anche la soluzione degli enigmi, ci fornisce delicati indizi quando osserviamo il secondo personaggio.
Si nota il cambio di sviluppatore? Little Nightmares 3 non è più sviluppato da Tarsier Studios come i due predecessori, ma da Supermassive Games (Until Dawn, The Quarry). Si tratta di veterani esperti del genere horror, che portano avanti degnamente l’eredità dei primi due giochi. L’atmosfera, la messa in scena, l’attenzione agli enigmi: tutto sembra Little Nightmares, così come i fan lo conoscono e lo amano.
In definitiva, il flusso di gioco nella modalità giocatore singolo era decisamente migliore, l’atmosfera era più intensa grazie al minor numero di tentativi ed errori e l’atmosfera inquietante era più efficace. Quindi dovete decidere:
- Volete vivere un’avventura suggestiva in modalità giocatore singolo?
- Volete trascorrere una serata divertente con i vostri amici?
Probabilmente in Little Nightmares 3 non è possibile combinare entrambe le cose. Peccato! Tuttavia, i fan della serie possono comunque attendere con ansia l’uscita prevista per il 10 ottobre 2025.
Conclusione della redazione
Raramente ho riso così tanto durante una conferenza stampa come quella mattina alla Bandai Namco. Il potenziale per partite cooperative esilaranti è enorme in Little Nightmares 3. La domanda cruciale è però: dovrebbe essere così?
Dopotutto, LM3 cerca di essere un’esperienza horror inquietante. Il mondo spesso buio pesto, i mostri assetati di sangue, un sound design molto ben riuscito con jumpscare garantiti… eppure c’è l’involontaria comicità che nasce quando voi e il vostro compagno di gioco vi comportate in modo completamente stupido. È molto divertente, ma non sempre funziona.
Dal punto di vista tecnico, il titolo non presenta quasi nessun difetto. La grafica è bella, lo stile grafico addirittura sbalorditivo. Il mondo di gioco è un luogo inquietante e allo stesso tempo affascinante, di cui voglio saperne di più fin dal primo secondo. Mi ha colpito soprattutto il design stravagante dei nemici. I clown depressi sono quasi carini, quando non mi stanno strappando la testa.
Contrariamente a quanto suggerisce il nome, Little Nightmares 3 non vi farà avere incubi in modalità cooperativa. E se anche fosse, sarebbe solo a causa dei comandi a volte terribilmente imprecisi. Posso immaginare di giocare due volte: la prima da solo con il mio silenzioso compagno IA e poi con mia moglie. Dopotutto, siamo esperti certificati in giochi cooperativi: sarà divertente!
