Secondo il direttore di Dying Light: The Beast, il gioco racchiude una grande varietà di aree nella mappa open world di Castor Woods, molto più piccola rispetto a quelle dei precedenti titoli. Dying Light: The Beast è un titolo standalone della serie di giochi parkour e zombie della Techland, iniziata più di dieci anni fa.
Nato come DLC per Dying Light 2, Dying Light: The Beast è fondamentalmente più piccolo e più breve dei suoi due predecessori. Mentre molti giocatori hanno impiegato circa 30-40 ore per completare i primi due giochi, Dying Light: The Beast promette un’esperienza più vivace, con Techland che stima che la maggior parte dei giocatori impiegherà circa 20 ore per completare la storia principale. The Beast vedrà anche il ritorno di Kyle Crane, il protagonista del primo gioco, che è stato infettato dal DNA degli zombie che gli permette di usare abilità simili a quelle degli zombie in combattimento.
Dying Light: The Beast è ricco di biomi e luoghi diversi
Sebbene il mondo aperto di Dying Light: The Beast sarà molto più piccolo rispetto ai primi due giochi, sarà comunque ricco di luoghi interessanti da esplorare. In una breve intervista con Insider Gaming, il regista Nathan Lemaire ha parlato del mondo di Dying Light: The Beast e dei diversi tipi di biomi che lo compongono. Lemaire menziona La mappa del mondo aperto di The Beast, dal nome pittoresco Castor Woods, ospita una “Città Vecchia”, un villaggio e un’area industriale, ma ci sono anche alcune paludi e terreni agricoli che i giocatori potranno esplorare. “Con Castor Woods, abbiamo creato probabilmente il mondo più vario che abbiamo mai creato per questa serie”. Ha anche parlato di come queste aree siano ricche di segreti nascosti e oggetti collezionabili che i giocatori potranno scoprire durante le loro esplorazioni.
I primi due giochi erano ambientati in vasti paesaggi urbani, quindi vedere un gioco di Dying Light affrontare un ambiente più piccolo e rurale è davvero intrigante e potrebbe rappresentare un’esperienza nuova per la serie. Con il parkour al centro del DNA di Dying Light, sarà interessante vedere come saranno progettati gli ambienti più piccoli tenendo conto di questo aspetto. C’è un livello di verticalità offerto dagli scenari dei primi due giochi che potrebbe non essere così abbondante in Castor Woods. Gli elementi di parkour di Dying Light e Dying Light 2 si basavano su edifici densamente popolati e grattacieli ricoperti da emozionanti percorsi di parkour. Cercare di ricreare la stessa esperienza di movimento fluido in una fattoria o in una zona paludosa con molti meno edifici deve essere stata una grande sfida per Techland.
Con Castor Woods, abbiamo creato probabilmente il mondo più vario che abbiamo mai realizzato per questa serie. Dying Light: The Beast uscirà il 19 settembre per Xbox, PlayStation e PC. L’uscita avverrà in un periodo incredibilmente intenso per i videogiochi, con Borderlands 4 in uscita una settimana prima e Silent Hill f pochi giorni dopo.
Speriamo che l’ambientazione innovativa di Castor Woods in The Beast sia sufficiente per aiutarlo a distinguersi tra la miriade di nuovi giochi in uscita a settembre.