Il pianeta desertico Arrakis è spietato ed è proprio questa durezza che molti giocatori cercano in Dune: Awakening. Ma chi ha superato le prime settimane di lotta per la sopravvivenza, spesso si è scontrato con un tetto di cristallo. Una volta raggiunto il livello sei dell’equipaggiamento, mancavano obiettivi a lungo termine nel finale di gioco. Funcom ha ora annunciato il terzo capitolo per il 2026, che dovrebbe colmare proprio questa lacuna. Si tratta dell’aggiornamento più completo dalla pubblicazione del gioco e risponde direttamente alle critiche della community.
Al centro c’è una revisione completa del sistema Landsraad. Questa rete politica diventa ora un pilastro fondamentale dell’esperienza di gioco. A ciò si affianca un nuovo sistema di specializzazione che vi permette di personalizzare in modo significativo il vostro personaggio nelle fasi avanzate del gioco. Non importa se preferite vagare da soli tra le dune o organizzare un gruppo. Gli sviluppatori introducono nuove serie di missioni e stazioni di prova. Queste stazioni offrono sfide con un livello di difficoltà crescente, creando una classica spirale motivazionale per ottenere ricompense migliori.
Anche il sistema di combattimento viene rinnovato. Con le doppie lame e il Pyrocket, nuovi strumenti entrano a far parte del vostro arsenale. Particolarmente interessante è la completa revisione della rapiera, che ora promette un utilizzo più preciso. Parallelamente all’aggiornamento gratuito, con Raiders of the Broken Lands viene rilasciata un’espansione per i costruttori che offre ben 73 nuovi elementi di costruzione in stile contrabbandieri.

