I primi imbroglioni stanno già imperversando sui server. Al momento questo sta causando parecchi problemi, ma in futuro potrebbe rivelarsi un autogol per i truffatori.
Battlefield 6 è entrato nella fase di open beta. Chi ha un codice per l’accesso anticipato può correre sui campi di battaglia dal 7 agosto 2025. Tutti gli altri possono provare lo sparatutto multiplayer dal 9 al 10 agosto e poi di nuovo dal 14 al 17 agosto.
Non ci sono volute nemmeno 24 ore perché un tema ben noto alla community dei fan tornasse a infiammare gli animi: i cheater. Attratti come mosche dal letame, il loro unico scopo è rovinare il divertimento degli altri giocatori.
Sui social media circolano video significativi
Chi frequenta la Battlefield-Bubble e attualmente visita piattaforme di social media come X, non deve cercare a lungo per trovare video significativi: Sì, in Battlefield 6 si bara già nella versione Open Beta!
❗️ Call of Duty #BlackOps6 – Call of Duty #Warzone
Stiamo indagando su un problema per cui il flusso della nuova stagione di gioco classificato, le classifiche di gioco classificato e i ranghi dei giocatori mostrano attualmente informazioni di rango inaccurate.
Nota: Questo errore visivo potrebbe risolversi entrando in una partita o…
— Aggiornamenti Call of Duty (@CODUpdates) 7 agosto 2025
🚨CONFERMATO: I cheat funzionano già in Battlefield 6.
Questo filmato dimostra che i CHEAT sono COMPLETAMENTE FUNZIONANTI dal primo giorno della beta in accesso anticipato. pic.twitter.com/j9WSyWPEI1
— ItsHapa (@ItsHapa) 7 agosto 2025
La cosa più fastidiosa di questa frode pubblica è che EA e lo sviluppatore DICE richiedono a tutti i giocatori di installare il programma anti-cheat Javelin
, profondamente integrato nel sistema operativo. La motivazione ufficiale: protezione contro i cheater.
Al momento Javelin è ancora poco utilizzato. Ma in futuro le cose potrebbero cambiare. E qui arriviamo all’autogol di cui parlavamo all’inizio, che nel caso ideale si ritorcerà contro i cheater stessi. Tutti i trucchi e gli imbrogli già utilizzati nella versione beta aperta servono infatti allo strumento anti-cheat come metodo di allenamento per migliorare il riconoscimento.
Ciò significa che, idealmente, molti degli attuali cheat non funzioneranno più nella versione finale di Battlefield 6. In tal caso, l’attuale fastidio causato dai cheater avrebbe almeno un lato positivo.
Avete già avuto modo di provare i cheat nella versione open beta di Battlefield 6? Pensate che EA e DICE riusciranno a risolvere il problema prima del rilascio finale? O temete piuttosto il peggio per il periodo successivo al lancio? Scriveteci la vostra opinione nei commenti!