I fan riportano in vita il gioco di corse The Crew, che era stato cancellato, con il progetto The Crew Unlimited il 15 settembre 2025, incluse le modalità offline e online.
Immaginate: accendete il PC, aprite The Crew e, invece del solito messaggio di errore, vi accoglie un server funzionante. Per molto tempo è stato difficile da immaginare, ma è proprio questo che alcuni fan tenaci vogliono rendere possibile a breve.
In realtà, la storia del gioco di corse Ubisoft era già finita: alla fine del 2023, l’editore Ubisoft ha staccato la spina e ha interrotto il supporto per il gioco solo online. Poiché The Crew dipendeva dai server attivi anche nella modalità singleplayer, il gioco è diventato definitivamente ingiocabile.
I fan prendono il comando
Ma ora, a quasi due anni dall’addio, un progetto chiamato The Crew Unlimited sta facendo scalpore. Guidata dal project manager whammy4, una community di modder ha sviluppato un emulatore di server che dovrebbe essere rilasciato il 15 settembre 2025 in modo completamente gratuito.
L’obiettivo principale è quello di rendere il gioco nuovamente giocabile, sia offline che online. Chi preferisce sfrecciare da solo attraverso gli Stati Uniti può semplicemente avviare un server locale sul proprio computer. Chi invece vuole dare gas in modalità multiplayer può ricorrere ai server online di TCU.
Il progetto soddisfa così un desiderio che negli ultimi anni sembrava piuttosto estraneo a editori come Ubisoft o EA: potete possedere il gioco, giocarci e nessuno potrà più portarvelo via.
Simbolo di un intero movimento
La questione va oltre il semplice gioco di corse. The Crew è stato uno dei punti cardine della petizione Stop Killing Games, con cui lo YouTuber Ross Scott ha criticato la pratica della chiusura dei server. Perché non si tratta solo di nostalgia, ma di un principio fondamentale: acquistiamo davvero i giochi digitali o ne affittiamo solo il permesso finché il fornitore lo desidera?
La stessa Ubisoft ha chiarito ulteriormente la sua posizione legale: in un procedimento, l’editore ha apertamente sostenuto che i giocatori non sono proprietari. Con la rinascita di The Crew, la community fornisce ora un controesempio.
Naturalmente TCU si muove in una zona grigia. I creatori non forniscono ovviamente i file di gioco, ma solo il software emulatore. Tuttavia, è necessaria una versione PC di The Crew e il software non è in grado di distinguere se questa sia legale o meno.
Ma anche se Ubisoft potesse teoricamente intraprendere un’azione legale contro il progetto, il segnale che ne deriverebbe sarebbe fatale: dopo la tempesta di critiche che ha seguito la chiusura, un’azione dura non farebbe altro che amplificare il movimento Stop Killing Games.