16.1 C
Berlino
mercoledì, Settembre 10, 2025

La nuova politica di censura di Steam colpisce decine di giochi, ora il responsabile di tutto questo si fa conoscere

Follow US

80FansLike
908FollowersFollow
57FollowersFollow

Pochi giorni fa Valve ha rimosso numerosi giochi erotici da Steam a causa delle pressioni esercitate dalle società di carte di credito. Secondo quanto dichiarato, dietro questa decisione ci sarebbe un gruppo australiano anti-pornografia.

Pochi giorni fa abbiamo riportato la notizia che Valve ha rimosso dal catalogo di vendita di Steam una serie di giochi dal contenuto discutibile e ha inasprito le linee guida per la distribuzione nel negozio.

Ora si legge che i giochi che violano gli standard e le regole dei fornitori di servizi di pagamento non possono più essere offerti nel negozio. Ciò riguarda soprattutto i giochi della categoria Adult Games.

Secondo le prime notizie riportate dai media, alla base di questa decisione vi sarebbe la pressione esercitata da grandi banche e società di carte di credito come Visa, che non vogliono che la loro piattaforma di pagamento venga utilizzata per contenuti potenzialmente illegali o problematici.

Questo successo è ora rivendicato da un gruppo australiano contro la pornografia. Il gruppo Collective Shout attribuisce la responsabilità della pressione esercitata su Valve principalmente a una lettera pubblica da loro redatta e alla campagna dei consumatori rivolta ai fornitori di servizi di pagamento.

La notizia è stata diffusa inizialmente dall’americano Rivista online Vice.com riporta la notizia, ma l’articolo pubblicato nella sezione dedicata ai videogiochi Waypoint è stato successivamente cancellato. Ciò è avvenuto, secondo quanto riportato da l’autrice sui social media, su richiesta dell’editore, vista la controversia del tema. L’autrice Ana Valens e due colleghi hanno quindi rassegnato le dimissioni da Waypoint.

Chi o cosa è Collective Shout?

Collective Shout, in italiano “Grido collettivo”, è stato co-fondato nel 2010 dalla femminista pro-vita Melinda Tankard Reist. Il gruppo si descrive come un movimento di protesta democratico di base contro l’oggettivazione delle donne e la sessualizzazione delle ragazze nei media, nella pubblicità e nella cultura popolare.

In passato, il gruppo ha già tentato senza successo di impedire le esibizioni di Snoop Dogg ed Eminem in Australia e di ottenere il divieto di vendita di Detroit: Become Human. Ha invece avuto successo la sua campagna per bandire GTA 5 dai negozi delle grandi catene di distribuzione in Australia.

È stata inoltre loro l’iniziativa della petizione su Change.org che ha portato alla ritirata del gioco per adulti No Mercy da parte degli sviluppatori nel mese di aprile, dopo che diversi paesi ne avevano già vietato la vendita.

Già a giugno il gruppo in un aggiornamento alla petizione , si chiede che i fornitori di servizi di pagamento come Paypal, Mastercard e Visa interrompano i loro rapporti commerciali con Steam a causa delle centinaia di giochi che contengono stupri, incesto e abusi su minori. L’11 luglio è seguita una corrispondente lettera aperta del gruppo alle società di pagamento.

Al momento non è chiaro se questa campagna abbia davvero influito sulla decisione di Valve. Tuttavia, sembra che solo quattro giorni dopo Valve abbia iniziato a cancellare diversi giochi per adulti.

Il 18 luglio anche Collective Shout ha fatto sentire la propria voce: Da quando abbiamo lanciato la nostra campagna, hanno aggiunto una nuova regola alle loro linee guida e rimosso centinaia di questi giochi, ha scritto il gruppo su Twitter. La cofondatrice Tankard Reist ha inoltre scritto in modo molto polemico:


È difficile valutare l’influenza effettiva di Collective Shout e della sua agenda sulla pressione esercitata dai fornitori di servizi di pagamento.

Tuttavia, l’ex giornalista di Vice Ana Valens ha parlato con PCGamer di un legame comprovato tra il gruppo e le cancellazioni su Steam: Ho controllato attentamente il contenuto di ogni articolo. […] Spero che più autori indagino sui chiari e evidenti segni di censura da parte dei gestori dei pagamenti che si sono verificati su Steam e altri siti.

Collective Shout, invece, potrebbe sentirsi incoraggiato dal successo pubblico a controllare ulteriori contenuti su Steam. I giochi rimossi da Steam in questa prima ondata avevano tutti contenuti discutibili, ma Collective Shout ha già dimostrato in passato che la sua comprensione dei contenuti pornografici e antifemministi è molto più ampia.

Michael
Michael
Età: 24 anni Origine: Germania Interessi: gioco, calcio, tennis da tavolo Professione: Editore online, studente

RELATED ARTICLES

Finalmente ufficiale: serie Tomb Raider con la star di Game of Thrones – Amazon rivela l’inizio della produzione

Lara Croft avrà un nuovo volto – e questa volta per Prime Video Dopo lunghe indecisioni, ora è ufficiale: la serie...

«Un vero e proprio insulto»: la peggiore Collector’s Edition nella storia di Fallout è ancora oggi motivo di imbarazzo...

La Collector's Edition di Fallout 76 costava 300 euro e conteneva uno zaino che, in termini di qualità, non...

Dalla console allo schermo: Amazon conferma l’adattamento in serie

Quello che dieci anni fa era iniziato come un videogioco indipendente, ora diventa una grande produzione seriale: “Life is...